Brindisi di auguri anche per il Città di Teramo, che ieri ha festeggiato all'Hotel Abruzzi, con giornalisti e sponsor la chiusura di un anno solare importante, quello della ripartenza. C'era tanta allegria e voglia di fare nello staff dirigenziale e tra i giocatori, sempre più motivati a raggiungere il primo posto in classifica, per cominciare la risalita verso i professionisti. L'allegria è stata il comun denominatore della serata. Accantonati, per una sera, impegni in campo e allenamenti, la serata, alla presenza anche dell' ex presidente Campitelli, del presidente del Notaresco Luigi Di Battista, del tifosissimo avvocato Gianni Gebbia, il presidente del Club Biancorossi Giuseppe Bracalenti e tanti altri, è volata tra i brindisi, guardando al nuovo anno, con l’auspicio dei dirigenti biancorossi di poter risolvere la questione dello stadio Bonolis , sul quale è in corso un’interlocuzione con il Comune di Teramo, che sarebbe intenzionato a cercare di cambiare le cose.
Non sono mancati gli auguri per tutti gli invitati e a fare il padrone di casa ci ha pensato il presidente Eddy Rastelli, con una bella lettera ispirata ad un imprenditore indimenticato che ci piace riportare integralmente:
Un augurio di Natale inusuale, con le parole di benvenuto di Sergio Marchíonne ai nuovi dipendenti:
“Cara Collega Esiste un mondo in cui le persone non lasciano che le cose accadano. Le fanno accadere. Non dimenticano i propri sogni nel cassetto, li tengono stretti in pugno. Si gettano nella mischia, assaporano il rischio, lasciano la propria impronta. È un mondo in cui ogni nuovo giorno e ogni nuova sfida regalano l'opportunità di creare un futuro migliore. Chi abita in quel luogo, non vive mai lo stesso giorno due volte, perché sa che è sempre possibile migliorare qualcosa. Le persone, là, sentono di appartenere a quel mondo eccezionale almeno quanto esso appartiene loro. Lo portano in vita con il loro lavoro, lo modellano con il loro talento. V'imprimono, in modo indelebile, i propri valori. Forse non sarà un mondo perfetto e di sicuro non è facile. Nessuno sta seduto in disparte e il ritmo può essere frenetico, perché questa gente è appassionata — intensamente appassionata — a quello che fa. Chi sceglie di abitare là è perché crede che assumersi delle responsabilità dia un significato più profondo al proprio lavoro e alla propria vita. Benvenuta in quel mondo”
L’augurio di Certastampa è che per il team siano solo rose da oggi in poi. Rose… biancorosse…
