
Montorio ha la necessità di guardare avanti, di essere rappresentata da persone capaci e non ambigue, che conoscano una storia prima di raccontarla, che vivano un territorio prima di proporsi per migliorarlo, che non fuggano da altre Regioni per rifarsi una nuova verginità politica.
È noto che Altitonante abbia subito una misura cautelare, in fase di indagine, per il reato di corruzione poi derubricato in traffico di influenze e che dovrà sostenere un processo: pur rimanendo noi garantisti fino alla fine, trattasi sempre di reato contro la pubblica amministrazione che nel caso di una sua condanna, anche solo in primo grado, farebbe tornare a Montorio il commissario.
Ogni elettore deve conoscere queste ipotesi per essere consapevole, oltre che libero, nel voto e valutare, altresì, se le narrazioni del candidato berlusconiano siano le solite promesse elettorali che non saranno mai attuate. Sono di garanzia solo i programmi ispirati dai valori di centrosinistra coniugati dal candidato Eleonora Magno, che conosce le persone e il territorio e che sa fare squadra. Valori che non si ritrovano nel programma del candidato Di Giambattista che ha scelto di rinunciare alla sua appartenenza.
Michele Fina (nella foto()
Manola Di Pasquale
Piergiorgio Possenti
Fabiano Campanelli