tiglistriscepedonali

Attraversare la strada sulle strisce pedonali a Teramo è diventato un terno al lotto. Sì, perchè è una fortuna trovarne. Una vincita al lotto, riuscire a vederle. Le "zebre" a Teramo o non ci sono oppure, se ci sono...non si vedono. Unica nota positiva, l'aver definitivamente appurato che su strisce pedonali e Stop a terra, non ci sono distinzioni: sono un disastro sia in centro storico sia in periferia sia nelle frazioni del Capoluogo. A che pagina del futuro programma elettorale del ricandidato sindaco D'Alberto possiamo sfogliare la segnaletica stradale alla voce sicurezza? Segnaletica che, come noto, non si riduce ad un mero segno di vernice bianca sull'asfalto (in moltissime zone ancora bombardato nonostante l'impegno dell'assessore Di Bonaventura): attraversare su strisce pedonali ben visibili è un diritto dei pedoni a camminare in sicurezza. Niente da fare, girare a Teramo è conteggiare strisce zebrate scolorite e praticamente insivibili, specie di sera e di notte, col corollario di rischi quintuplicati per chi osa tentare l'attraversamento stradale. Vade retro...E cambia strada. L'oggi delegato alla segnaletica, l'assessore Di Bonaventura, una richiesta al suo sindaco l'ha fatta: "Poter avere in bilancio 300mila euro, a fronte degli attuali 100mila" e sopratutto poter annoverare ben oltre i soli 2 addetti a disposizione. Ci riuscirà? 

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