Dalla conferenza stampa di stamane dell'assessore regionale Pietro Quaresimale emergono alcuni dati: sono stati 500, finora, i cittadini che dalla costa o zone collinari hanno scelto di spostare la residenza e andare a vivere in un Comune montano. Tra questi 500 ci sono anche persone che arrivano da fuori Regione "a conferma che c'è un interesse a riavvicinarsi all'Abruzzo e tornare a vivere in quei luoghi che, magari, per moltissimi oggi lontani, rappresentano un legame fortissimo con le origini" ha commentato Quaresimale col dirigente Antonio Forese. Di questi 500, il 60% si è già vista istruita ed erogati i primi assegni di quel contributo da 2500 euro all'anno per tre anni previsto dalla legge regionale varata a fine 2021 e diventata operativa, di fatto, a inizio di quest'anno. E si parla di 500 in tutto Abruzzo, tradotto: una media di 2-3 nuovi residenti per ciascun Comune dell'entroterra.Sono dati che potrebbero tracciare un'inversione di tendenza al fenomeno dello spopolamento. Fermo restando che servono, principalmente, i servizi per chi sceglie di vivere in montagna e crescervi qui i propri figli. Servizi imprescindibili come Sanità, Scuola, Trasporti.